lunedì 25 marzo 2013

Indipendenti






















































19 commenti:

  1. Secondo me l'opinione di certi blogger la fa la massa. Non credo che una di quelle da outfit blog riuscirà mai a spiegare perché ama quelle scarpe di IM, perché la verità è che le piacciono "perché sì", perché le ha viste addosso ad un'altra blogger e le è piaciuta l'aura di figaggine che emanava, perché va di moda dire che sono belle anche se sono un insulto ai piedi.

    Per dire, a me non piacciono per quanto apprezzi la conseguenza del fenomeno IM: aver riscattato la sneaker sportiva con look più femminili.
    La rockstud invece ha il pregio di essere una calzature femminile in ogni suo elemento strutturale (la pointy toe, il tacco sottile, il cinturino alla caviglia) senza rinunciare all'alto contenuto "fashion" (di tendenza vera e propria) grazie alle borchie.
    La cosa ancora più fenomenale di quelle scarpe però è che mentre il resto dell'abbigliamento che si è visto ricoprire di borchie ora stenta ad andarci giù, quelle scarpe sono sopravissute perché hanno stabilito un nuovo canone di eleganza, sono un nuovo classico.

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  2. Grazie di essere qui e di avere letto! Mi piace tanto quando i commenti sono in tema...E' vero le rockstud resistono. Certe volte però mi domando come ci sembreranno tra 15 anni. Se ci inorridiremo per la punta, per i lacci alle caviglie o se saranno ricercato oggetto vintage (gli attributi per chiamarsi vintage a buon diritto ce li hanno tutti).

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    1. Lo sguardo sulla moda secondo me non deve essere tarato dal "quanto di quello che sto guardando lo rivedrò con orgoglio tra 15 anni dicendo IO C'ERO?".
      Credo che la moda, così come la musica, l'arte e la politica, sia specchio dei tempi. Ci sono cose che sopravvivono perché raggiungono il giusto equilibrio di moda + comodità + stile senza tempo (non senza una notevole botta di culo), e altre cose che invece rimangono solo specchio di quell'epoca (chi si rimetterebbe una di quelle stampe alla Gianni Versace ora? Eppure hanno fatto la storia degli anni '90).
      Non tutto può essere una 2.55 di Chanel e graziaddio direi pure.

      La moda è fatta dal fenomeno fenomenale che dura qualche stagione (le borchie) e dai pezzi timeless, che magari i tormentoni contribuiscono a creare (borchie --> rockstud).

      Zit

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  3. Mi è piaciuto molto questo articolo :)
    Personalmente da un fashion blog cerco altro, qualcosa di originale soprattutto nei contenuti perché, per le tendenze, ci sono le riviste di moda :)
    Non mi piacciono particolarmente i blog di outfit e concordo con quello che ha scritto Zitella Acida, soprattutto con le prime righe :)
    a presto :D

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    1. E' vero, ci sono le riviste, ma il caso di Ghesquière mi dà un po' da pensare ...

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  4. Hmmm I cant understand italian but that first sandal intrigues me...i think I saw it on a runway somewhere??
    Anyways not too sure about the fur inside the shoes but must definitely be comfortable!!
    Xoxo
    Http://jolicassoulet.wordpress.com

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    1. Sorry I couldn't translate the post today. Probably I'll be able to post the English version only in the week-end. I was not really talking about Céline furry slippers, but about bloggers and their possibility to be indipendent from "official" fashion!

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  5. Che dire... ancora una volta tra noi dev'esserci stata una sintonia da sesto senso, perchè nello scrivere il post di domani (sulla mariniére, programmato da qualche giorno visto il delirio del mio ultimo periodo), mi sono ritrovata a sottolineare che in un post apposito spiegherò (o almeno cercherò di farlo) il perchè del mio amore illogico per Margiela, di cui faccio una vera e propria malattia dall'adolescenza e del quale, quando avrò spiegato (o tentato di), forse si capirà che con me in realtà c'entra e tanto, anche se apparentemente e superficialmente non potrebbe sembrare.

    Isabel Marant mi piace moderatamente, per citare qualcuno di cui hai parlato (e le wedge sneakers mi inorridiscono e punto, mai ai miei piedi), e a lei preferisco Zadig & Voltaire, non tutto eh, ma semplicemente perchè in me il lato rock c'è sempre stato misto al lato sciura, che comunque prevale.

    Poi, mi chiedo anche quanto alla fine piacciano gli outfit post, dal momento che tra le pagine dei miei blog preferiti le mie letture più piacevoli sono gli approfondimenti, le dritte, le scoperte, eppure gli outfit li posto anche io e, detto chiaramente e confermato anche da amiche blogger, sono i post che fanno più visualizzazioni in genere, forse per pettegolezzo?

    Buona sera, cara!

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    1. Lo sai che è strano? Nel mio piccolo anche i miei disegnetti, che sono la cosa più semplice tra quelle che faccio, raccolgono un numero di visualizzazioni esagerato rispetto al tempo di realizzazione. E' anche vero però che con il tempo i post "di sostanza" recuperano moltissimo terreno.
      Se dici che ami MMM mi fai venire un tuffo al cuore! Quando ho saputo della collaborazione con H&M mi sono rifiutata sia di scriverne sia di fare file assurde! Lo amo da sempre e fortunatamente sono riuscita a trovare a prezzi stracciati (pochi lo capiscono e ancora meno sono disposti a portarlo) alcuni pezzi storici (d esempio la giacca con lo scotch).

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    2. Ahahah, MMM with H&M è stata una specie di fissa-tormentone, in quel periodo tra me, Ottavia e Bailing non ti so dire quanti post abbiamo scritto, continuando anche dopo e arrivando alle dritte via Instagram, all'acquisto di pezzi scontati in modo insperato (perchè come avevamo previsto è stato un mezzo flop, visto che nessuno o quasi lo capisce) ma trovi tutto sui blog da ottobre a gennaio se vuoi divertirti!

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  6. Cara, hai ragione, su tutto. E ti dirò di più. Il blog mi spinge davvero a cercare continuamente cose nuove, che voglio presentare e sostenere. In particolare, trovo che il momento storico in cui viviamo ci richieda, sopratutto a noi che siamo indipendenti, di puntare sul km zero, sulla produzione di nicchia e sostenibile, sul vintage e sul riciclo. Per questo amo blog come quello di The slow catwalk, perché è una bravissima eco-cool hunter!
    Quindi, viva l'indipendenza, viva le collaborazioni tra blog affini... in poche parole "Liberté, fraternité, égalité!" (ehm, scusate la retorica rivoluzionaria, ma penso qui si tratti proprio di una rivoluzione!)

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    1. Questo è proprio un aspetto della moda che ho imparato leggendo i blog: la sostenibilità e il vintage visto come moda sostenibile. Non ci avevo mai pensato prima ed ho in mente un post a riguardo!

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  7. bel post cara cecilia.
    io ammetto che son sempre molto piu' vecchia della mia eta' anagrafica e mi trovo a fare discorsi proprio da mamma.
    io alcuni blog di vetrina (con manichini che indossano roba a casaccio regalata) neanche li guardo piu'. dopo il fenomeno degli outfit blog durante il quale la curiosita' e l'interesse quasi antropologico mi ha spinto a sfogliarli, ho poi smesso per noia.
    a me piace la moda per due motivi: come forma d'arte, riflesso dell'epoca storica che viviamo e quindi con quella distanza reverenziale che si da' ai dipinti in un museo, da osservare, di cui nutrirsi. e poi c'e' l'aspetto comunicazione, ossia moda come modo di vestirsi/presentarsi.
    e io su trashic cerco questo equilibrio: parlare di cio' che mi piace anche se inarrivabile perche' non coincidente col mio stile di vita e parlare soprattutto di cio' che amo indossare o vorrei indossare o di cio' che creo indossando e mixando perche' e' il mio modo di reinterpretare il mondo.
    sono molto suscettibile d'infatuazioni in fatto di moda, ma raramente influenzabile. nel senso che se una cosa mi piace addosso a qualcuno ci ragiono e tento di adattarla al mio corpo e al mio stile di vita (spesso mi capita con bailing che ha un gusto impeccabile e una bella dose di stile nel combinare i suoi capi) mi piace tratte ispirazione e idee per vestirmi di nuovo andando poi spesso a pescare dal pozzo del mio armadio, ma raramente se dico no a qualcosa poi ci cado: le rockstud a me non piacciono perche' le borchie mnon fanno proprio parte di me. e non mi piacciono le scarpe da ginnastica con la zeppa, fossero pure di im. non mi piace una ciabatta col pelo: non ha senso, mi comunica ostentazione fine a se stessa.
    ho ceduto per esempio al sandalo con calzino senza per questo sentirmi in colpa per un cambio di rotta.
    insomma io mi sento fedele a me stessa e traggo spunti dal mondo della moda, senza snaturarmi ed e' poi quello che porto sul mio blog.
    e non e' quindi strano che i fb che seguo son poi quelli di questa cerchia qui... ce la suoniamo e ce la cantiamo tra noi :D

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  8. Cara Caia, forse sei anche un po' tu che mi hai incoraggiato a scrivere di queste cose ...

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  9. Hi!
    Great blog !
    Would you like to follow each other? Please let me know, I will follow you back!
    xoxo

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    1. Thak you Mara. I'll come to visit you as soon as possible!

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  10. Complimenti, mi è piaciuto molto il tuo post... un invito a riflettere!
    Sono convinta che la moda sia solo un suggerimento per rinnovare il proprio sile, quello innato in ognuna di noi.
    Essere eleganti significa sapersi inventare un'immagine personale, libera da schemi e condizionamenti. Significa piegare al proprio volere la miriade di spunti provenienti dal fashion system, per tradurli in chiave autonoma e quindi diversa da tutte le altre!

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    1. E' vero ciascuno di noi dovrebbe comporre "sa salade". Purtroppo spesso vedo gente che mangia quella di qualcun altro!

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