venerdì 22 febbraio 2013

Matti e lo street style

8 commenti:

  1. Ma sono pellicce vere???
    Cioè, a parte che io non comprerei una pelliccia vera, se mai una vintage ecc. (sì ma tu te le vai a cercare eh!), ma se proprio prendessi una pelliccia vera (e siamo nel mondo delle ipotesi), mica la prenderei con un disegno sopra e colorata in quel modo! E che é? Un visone camp?
    Una volpe che canta gli Abba?
    No no.
    Io capisco poco di moda eh... però...

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    1. Mi fai troppo ridere! La volpe che canta gli Abba è troppo forte! E un ottimo spunto...

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  2. Saranno ecopellicce.. senz'altro sono originali!

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    1. Matti era un'azienda specializzata nell'alta pellicceria ed allora non sarebbe stato pensabile che un'azienda di quel livello producesse pellicce ecologiche. Era assieme a Carlo Tivioli, Fendi (questi erano di un livello un po' più alto ancora) e Marni (proprio quello che oggi fa pret-a-porter) un'azienda all'avanguardia in quel settore. Oggi naturalmente le cose sono cambiate e l'offerta di abiti e capi spalla anche molto originali è molto maggiore, ma allora pensare di fare una pelliccia stampata o colorata era già una cosa per pochi ma metterci su le stampe pop e di produrla era proprio da ... matti (scusa il gioco di parole).

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  3. Non conoscevo questa griffe, grazie per aver allargato la mia cultura sulla storia della moda ^^
    A proposito, complimenti per il blog, hai un layout fighissimo e molto originale seppur semplice!
    Ciao, a presto Ele.

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    1. Grazie Ele, io sono un'appassionata di storia della moda e noto che qualche volta anche gli addetti ai lavori fanno qualche scivolone! Io comunque ne farei di più!!

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  4. Interessante, ti riferivi alle pellicce di Prada? A me non sono piaciute molto. Ma su questi aspetti tendo ad essere sempre troppo classica. Tra le due preferisco queste da postate però:)

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